GUERRA E FAME

GUERRE E SPESE MILITARI

Tra il 1995 ed il 2004 le spese militari mondiali sono aumentate del 23% ed oggi (2006) sono pari a 1.035 miliardi di dollari. La spesa militare della Nato copre il 69,9% delle spese militari nel mondo.......! Iran, Siria, Sudan, Libia, Corea del nord, Yemen, Cuba per spese militari, tutti insieme, non superano l' 1,5 % del totale mondiale.


Gli Usa nel 2004 hanno investito per spese militari 455 miliardi di dollari coprendo da soli il 46% della spesa mondiale.
Ogni cittadino di questo Paese ha speso all'anno, per questa "follia", ben 1.533 dollari, il cittadino britannico 748 quello francese 761, ecc.
E, in Italia, cosa succede in questo campo ? Cioè in un Paese dove nella sua Carta Costituzionale c’è scritto che è contro la Guerra:

Art. 11.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

1°) la media annua di ogni cittadino italiano per spese militari è stata di 478,00 euro nel 2004 rispetto ai 411,00 euro/anno del cittadino della Germania ed ai 332,00 euro/anno del cittadino giapponese.

2°) In Italia il settore più ricco ed in costante espansione è quello delle esportazioni di armi : 1.263 nel 1998. 2.350 nel 2003.


Infatti nel periodo 2000/2004 l'Italia è stato l'11° Paese al Mondo per esportazioni di armi ma è addirittura al secondo posto come produttore di armi cosiddette"leggere"…!

Nel mondo i grandi gruppi industriali del settore armiero sono (i primi 10) tutti concentrati nei Paesi occidentali : 6 negli Usa, 1 in Francia, 1 in Inghilterra, i rimanenti nel Consorzio Europeo. Al 10° posto si colloca la nostra Finmeccanica con un fatturato di circa 1.000 miliardi di dollari (2004). La sua produzione prevalente, per almeno il 60%, è nel settore delle armi.

Classifica per spese militari:
1. Stati Uniti che con 455 miliardi di dollari da soli ricoprono 47% dell’ammontare mondiale.
2. Gran Bretagna con una spesa militare che rappresenta quasi un decimo di quella americana: 47,4 miliardi di dollari.
3. Francia (46,2 miliardi di dollari)
4. Giappone (42,4 miliardi)
5. Cina (35,4 miliardi)
6. Germania (33,9 miliardi)
7. Italia 27,8 miliardi di dollari
8. Russia (19,4 miliardi di dollari)
9. Arabia Saudita (19,3 miliardi di dollari)
10. Canada (10,6 miliardi di dollari)

FAME: ALLE RADICI DEL PROBLEMA

Le crisi alimentari e le emergenze si susseguono ripetutamente nonostante oggi il nostro pianeta produca cibo a sufficienza per dar da mangiare all’intera popolazione mondiale.

Nel gennaio del 2006 i paesi a rischio di carestia erano 45, troppi per poter chiudere gli occhi e continuare in una colpevole inerzia.

I motivi scatenanti variano, ma le cause di fondo sono sempre le stesse: siccità prolungata, conflitti, mancanza di fattori produttivi di base, infrastrutture carenti, analfabetismo, malattie ed ovviamente la generale debolezza economica.

Nella lotta contro fame e povertà alcuni passi avanti sono stati fatti e, tra il 1970 ed il 1990, la percentuale delle persone sottonutrite si è ridotta in modo significativo, passando dal 37% al 17%
Tuttavia questi successi sono stati parzialmente dati dall’aumento della popolazione mondiale che, nello stesso periodo, è quasi raddoppiata passando da 3,6 miliardi nel 1970 ad oltre 6 miliardi nel 2000. E le proiezioni sull’incremento demografico mondiale non sono incoraggianti. Per il 2050 si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà quota 9 miliardi. Questo significa che ci saranno 2,5 miliardi di persone in più che avranno bisogno di cibo.

Con oltre 850 milioni di persone che già oggi soffrono cronicamente la fame, dar da mangiare a questa aumentata popolazione e ridurre la fame sarà possibile soltanto se si riuscirà ad incrementare in modo significativo la produttività agricola.


LA CENTRALITA’ DELL’ AGRICOLTURA


Le statistiche lo dicono con chiarezza: oltre il 70% delle persone che soffrono la fame vive nelle zone rurali dei paesi in via di sviluppo.
Qui si trova la maggioranza degli 11 milioni di bambini che muoiono al di so
tto dei cinque anni o dei 121 milioni che non frequenteranno mai la scuola. È dunque nello sviluppo agricolo e rurale che bisogna investire, è qui che si deve intervenire se vogliamo andare alla radice del problema.
La crescita della produzione dipenderà molto dagli investimenti che saranno fatti per gestire in modo più efficiente e razionale le risorse idriche.

Nel continente africano solo il 7% della terra coltivabile è irrigata, e questa percentuale cala vertiginosamente al 4% nei paesi dell'Africa sub-sahariana, di contro al 38% dell’Asia. La siccità è una delle cause che sottostanno a quasi tutte le crisi umanitarie. Questa situazione si potrebbe cambiare se solo ve ne fosse la volontà politica.
L’Africa usa infatti meno del 6% delle proprie risorse idriche rinnovabili, di contro al 20% dell’Asia.
Il rapporto della Commissione per l’Africa, lanciato nel marzo 2005, ha stimato che con 2 miliardi di dollari in investimenti annuali si potrebbero raddoppiare le superfici irrigue in Africa.Ciò nonostante, nel decennio 1989/2000 il volume degli aiuti internazionali destinati all’agricoltura è diminuito in modo considerevole, passando da 21 miliardi di dollari nel 1989 a circa 12 miliardi in termini reali nel 2000.


Robert e Giovanni 3D

9 commenti:

  1. è vergognoso che mentre tante persone muoiono di fame, noi paesi ricchi pensiamo alla guerra e alle spese militari............

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  2. Noi ogni giorno ci lamentiamo perchè vogliamo avere tutto, ma non pensiamo ai bambini che si accontentano di un pezzo di:pane,stoffa e di un piccolo gioco.

    Jordan e Alice 1D

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  3. Questa è una cosa molto iteressante ,ricordare che in alcune parti del mondo esistono ancora guerre e fame che fanno morire migliaia di persone. Dacy e Giaky Id.

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  4. Il tuo articolo è bello e commovente e pensare che noi buttiamo sempre via del cibo, dovremmo vergognarci.firmato Elisa

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  5. La guerra dovrebbe essere evitata.......!!

    e i bambini soldati.... non ci dovrebbero esserci......!

    by LUCA 1D

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  6. per noi la guerra non serve a nulla perchè non risolve i problemi,anzi, li crea e i soldi spesi per le armi dovrebbero essere dati a quei bambini che non hanno pane e acqua

    Davide e Omar

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  7. Noi,leggendo questo articolo,abbiamo pensato a quanto questo mondo sia ingiusto.Pensare che ancora oggi,con tutte le ricchezze che abbiamo,non riusciamo a donarne a chi non ne ha,volendone ancora di più.Possibile che in tutti questi anni,non siamo riusciti a fare un'equa divisine dei beni naturali e artificiali?Vergognamoci di come stiamo trattando adulti e bambini di paesi meno ricchi!Noi diciamo sempre di pensare a loro,che non hanno nutrimento,medicine,un tetto sotto il cui vivere ecc...Ma dobbiamo fare qualcosa di pratico,non stiamo con le mani in mano...

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  8. questo post È UN INSEGNAMENTO!!! anke se noi nn ci rendiamo conto di cosa significa povertà!!!!!!

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  9. Molti bambinI al mondo muoiono di fame mentre noi ci lamentiamo del cibo che abbiamo.!!!!!

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